
“A loro e a tutti gli altri, ciao”
Gente di Orvinio. A Renzo, Mimmo, Marcella, Tina e Aldo. Quando Luca mi chiese di scrivere su questo giornale, non sapevo di cosa avrei potuto parlare. Poi ho pensato alle tante persone che hanno lasciato un segno in questa nostra comunità . Decisi di chiamare la rubrica “gente di Orvinio” , guardando in punta di piedi il più noto Joyce. Persone che a modo loro erano rimaste nel ricordo di ciascuno di noi, nel mio soprattutto.
Oggi mi trovo a voler fare una riflessione sulla perdita che abbiamo avuto nell’ultimo mese. Non voglio rattristare nessuno, ma solo condividere una riflessione, stiamo perdendo ciò che abbiamo di più caro, le nostre radici, i nostri ricordi, periodi che non avremmo mai conosciuto se non fosse stato per le testimonianze di chi oggi ci è stato sottratto da un nemico invisibile, eppure così spietato.
Stiamo perdendo affetti, quelle telefonate giornaliere fatte di conversazioni affettuose, a volte veloci, stiamo perdendo sedie occupate a tavola, durante le feste. Nessuno è un numero su un bollettino giornaliero. Sono persone, sono genitori, nonni, fratelli, sorelle, mamme sono le nostre memorie.
Le stiamo perdendo, ci sfuggono via, non ci è concesso salutarle mentre se ne vanno, neppure quando le loro spoglie vengono onorate. Non ci rendiamo ancora conto di cosa siamo stati privati. La generazione che ha fatto questo paese, che l’ha visto, seppur con occhi di bambino e bambina, distrutto e poi ricostruito, dando la possibilità a noi venuti dopo di poterlo conoscere, di poterlo vivere. Viviamo di numeri, giornalieri, di persone che ne se vanno senza fare ritorno casa, che non potranno essere onorate e salutate come meritano neppure in chiesa. Mi piacerebbe dire a ciascuno di loro che ci mancheranno, che saranno ancora presenti nelle vite di ciascuno di noi, in modo diverso, ma ugualmente importante.
Che la loro dipartita non sia stata vana, doveroso ricordarli, ma essenziale ricordare cosa ha impedito che siano ancora qui, pensiamoci quando agiamo in modo superficiale pensando che non è cambiato niente rispetto a un anno fa.
Renzo il tuo vocione si sente da qui.
Mimmo? La Roma sta sopra la Lazio, hai visto?
Marcella, Tina e Aldo il carronaro non sarà più lo stesso.
A loro e a tutti gli altri, ciao.
Roberta De Sanctis