Aggiornamenti dicembre 2020

Santa Maria dei Raccomandati

Speriamo entro la primavera di poter iniziare i lavori di sistemazione nella Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati, riguardanti il campanile, il restauro di alcuni affreschi, il tetto, la sacrestia e la scalinata

Efficientamento energetico

Abbiamo ultimato i lavori interni ed esterni al palazzo comunale, dotato di cappotto esterno, nuovi infissi, termosifoni, caldaia e impianto di illuminazione.

Lavori vari

Abbiamo in serbo nel corso del nuovo anno di poter portare a compimento altri importanti lavori di riqualificazione del nostro amato Paese, dove attendiamo l’ufficializzazione di alcune opere da parte degli organi competenti

Postamat

E’ stato installato presso l’Ufficio Postale il Postamat

Impianti sportivi

A breve verrà ultimato il centro sportivo, che sarà dotato di un campo di calcetto ed uno di paddle. Sarà recintato, provvisto di impianto di illuminazione e di video sorveglianza. Nei primi mesi dell’anno, quando le condizioni meteo saranno più favorevoli, tutta l’area sarà asfaltata e munita di parcheggi.

Vallebona

Siamo in dirittura di arrivo per poter iniziare i lavori riguardanti la sistemazione del percorso campestre di Vallebona, in pratica dove si snoda la Via Crucis

Cimitero monumentale

Sempre nei primi mesi del prossimo anni, inizieremo i lavori per dotare il nuovo cimitero di 100 nuovi loculi, dei quali abbiamo estrema necessità.
Contiamo a breve, di poter ultimare i lavori nel vecchi cimitero monumentale, riguardanti la restate sistemazione dei muri, i viottoli di accesso e nuova illuminazione interna ed esterna.

Il Sindaco Alfredo Simeoni

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PARTECIPAZIONE E CONDIVISIONE

Nel numero 21 avevamo pubblicato il seguente articolo

“Sabato 6 aprile, sulla scia del progetto FAI, presso la sala consiliare si sono incontrati amministratori e associazioni per discutere sul bando della regione Lazio direzione Cultura e Politiche Giovanili – Area Valorizzazione del Patrimonio Culturale. La regione Lazio ha stanziato 2.000.000 di euro nel prossimo triennio per i comuni al di sotto di 5.000 abitanti, per proposte di intervento che dovranno essere ispirate al recupero e miglioramento di quelli che possiamo definire come luoghi della comunità ossia di quei beni, manufatti, siti e spazi urbani che rivestono un particolare valore storico e simbolico per la collettività locale e che possono, altresì, rappresentare un motivo di attrazione per visitatori e turisti. L’importo massimo stabilito è di euro 40.000 a ciascun ente locale. L’obiettivo che ci siamo proposti, è stato quello di scegliere insieme un intervento con tutte le realtà attive sul territorio comunale. Sono state presentate diverse proposte, tutte meritevoli: ristrutturazione della fontana, installazione di porte scorrevoli presso la sala convegni San Giacomo, sistemazione zona antistante la chiesa S.Maria dei Raccomandati, realizzazione di un impianto sportivo, ristrutturazione ex asilo per la realizzazione di un centro culturale, ricreativo e ricettivo o adeguamento dello stesso per realizzare un centro di produzione e commercializzazione prodotti agricoli e artigianali, ristrutturazione di un locale comunale da adibire a studio medico specialistico per effettuare visite periodiche alla popolazione, restauro dei beni delle Confraternite, realizzazione di un museo itinerante della cultura contadina e di un bagno pubblico. Al termine della discussione in un clima di partecipazione e condivisione si è deciso di presentare il seguente progetto: recupero e sistemazione della via crucis di Vallebona e della strada originaria. Nei prossimi giorni verrà predisposto il relativo progetto ed inviata tutta la documentazione in Regione. L’assemblea si è conclusa con la promessa di mantenere l’attenzione su tutte le proposte presentate, con la speranza che le stesse possano essere realizzate in futuro non troppo lontano.”

Ebbene, abbiamo una bellissima notizia. La Regione Lazio ha concesso al Comune di Orvinio il finanziamento di 40.000 euro per il progetto presentato sul recupero e sistemazione della via crucis di Vallebona. Un altro piccolo passo per migliorare e riqualificare il nostro borgo. Un ‘esperienza di condivisione e partecipazione da riproporre anche in altre occasioni.

Centro Anziani

UN PATRIMONIO CHE NON POSSIAMO ABBANDONARE

Con grande rammarico riceviamo
la lettera di interruzione per scadenza naturale
del mandato delle attività da parte del consiglio direttivo del Centro Anziani.

L’Amministrazione comunale ci tiene a ringraziare pubblicamente il direttivo uscente, in particolare il Presidente Maria Teresa, per l’impegno e le tante iniziative intraprese in questi 3 anni.
Il nuovo Centro Anziani di Orvinio è rinato dopo un lungo periodo nel gennaio 2015, sotto la presidenza e con un’intuizione di Massimo Cherri, e poi dall’aprile 2017 la gestione è passata al nuovo direttivo. Ricordiamo ancora l’entusiasmo e la straordinaria partecipazione il giorno dell’inaugurazione.
53 soci effettivi, 14 tesseramenti per usufruire della palestra ed altri 8 per i corsi d’inglese, 5 anni di iniziative, gite, gare e tornei di carte e bocce, cene sociali, i locali delle ex scuole diventati un luogo di aggregazione e di propulsione della vita sociale, culturale e ricreativa del territorio

È intenzione dell’Amministrazione
attivarsi sin da subito
per trovare una soluzione di continuità.

Luca Cervelli

SERVIZI SOCIALI

CONCESSIONE DI CONTRIBUTI INTEGRATIVI PER IL PAGAMENTO DEI CANONI DI LOCAZIONE

La Regione Lazio, con deliberazione n. 784 del 22 ottobre 2019, pubblicata sul B.U.R. Lazio n. 91 del 12.11.2019, ha approvato i criteri e le modalità di gestione e ripartizione dell’annualità 2019 e successive del fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. A tal fine gli interessati possono presentare domanda al Comune di Orvinio entro il 28/02/2020.

La domanda di partecipazione al bando dovrà essere compilata unicamente sul modello messo a disposizione dal Comune di Orvinio.

Sono ammessi al contributo i richiedenti che alla data di presentazione della domanda posseggono i seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana, di un paese dell’UE, ovvero, nei casi di cittadini non appartenenti all’UE, in possesso di regolare titolo di soggiorno;
b) residenza anagrafica del Comune e nell’immobile per il quale è richiesto il contributo per il sostegno alla locazione;
c) titolarità di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9);
d) mancanza di titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso ed abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare (riferimento alloggio adeguato: art. 20 del regolamento regionale n. 2/2000 e s. m. e i.) nell’ambito territoriale del Comune di residenza; il presente requisito deve essere posseduto da tutti i componenti del nucleo familiare;
e) non aver ottenuto per l’annualità del Fondo indicata nel bando, l’attribuzione di altro contributo per il sostegno alla locazione da parte della Regione Lazio, di Enti Locali, Associazioni, Fondazioni o altri organismi;
f) non essere assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati all’assistenza
abitativa e di edilizia agevolata/convenzionata;
g) di essere in regola con il pagamento del canone di locazione;
h) ISEE del nucleo familiare non superiore ad € 14.000,00 rispetto al quale l’incidenza sul valore ISEE del canone annuo corrisposto risulti superiore al 24%. L’ISEE di riferimento è quello in corso di validità alla data di presentazione della domanda per l’accesso al contributo ed il valore dei canoni è quello risultante dai contratti di locazione regolarmente registrati, al netto degli oneri accessori, per l’anno 2019.
La percentuale di incidenza è determinata con la seguente formula:
incidenza = (canone annuo effettivamente pagato / ISEE) x 100.
Per maggiori informazioni ci si può rivolgere agli uffici comunali.

Luca Cervelli

Il contratto di Fiume del Farfa

il Comune di Orvinio ha deciso di aderire ad un percorso per la costituzione del Contratto del Fiume Farfa

I Contratti di Fiume (C.d.F.) sono degli strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata, che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.

Con i Contratti di Fiume si intende attuare il passaggio da politiche di tutela dell’ambiente a piu’ ampie politiche di gestione delle risorse paesistico-ambientali, agendo in molteplici settori: protezione e tutela degli ambienti naturali, tutela delle acque, difesa del suolo, protezione del rischio idraulico, tutela delle bellezze naturali, il tutto contribuendo allo sviluppo locale per il rilancio dell’economia e dell’occupazione, attraverso sostenibilitˆ ambientale e sociale.

I Contratti di Fiume prevedono un’ampia mobilitazione degli attori locali di un territorio, al fine di individuare un Programma d’Azione condiviso, finalizzato ad affrontare le problematiche ambientali di un bacino fluviale, secondo una logica integrata e multidisciplinare. L’obiettivo del processo partecipativo  fare una sintesi delle segnalazioni e suggerimenti pervenuti, per giungere ad un Òdocumento d’intentiÓ condiviso, da proporre ai vari Consigli Comunali Il Contratto di Fiume del Farfa, una volta costituito, riguarderˆ tutti quei territori nei quali scorre il Farfa o i suoi affluenti. Nel nostro caso siamo il territorio pi a nord del suo bacino.

La Regione Lazio appoggia fortemente i CdF anche con finanziamenti specifici (commi 95, 96 e 97 dell’articolo 3 della Legge Regionale n. 17/2016, – Deliberazione della Giunta Regionale n. 337 del 4 giugno 2019); essi contribuiscono al perseguimento degli obiettivi delle normative in materia ambientale con particolare riferimento alla direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro sulle Acque) che prevede il raggiungimento del Òbuono stato di qualità dei corpi idriciÓ, unitamente alla direttiva 2007/60/CE (Direttiva alluvioni) e alle direttive 92/43/CE (Direttiva Habitat) e 2008/56/CE (Direttiva quadro sulla strategia marina), in quanto utile strumento per la prevenzione e riduzione dell’inquinamento, l’utilizzo sostenibile dell’acqua, la protezione dell’ambiente e degli ecosistemi acquatici; la mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità nonché per il coordinamento e la coerenza delle azioni e degli interventi previsti per l’attuazione delle suddette direttive.

Maurizio Forte

Sindaci d’Italia

A un anno dalla prima edizione Poste Italiane lo scorso 28 ottobre ha organizzato l’evento “SINDACI D’ITALIA” al Centro Congressi “La Nuvola” a Roma. All’iniziativa sono stati invitati i Sindaci dei Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.

Presente per il comune di Orvinio il vice Sindaco LUCA CERVELLI. All’incontro, svolto alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, il Ministro della Cultura Dario Franceschini, il Ministro dell’Innovazione Paola Pisano, il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, e promosso in collaborazione con ANCI e UNCEM, hanno partecipato oltre 4.000 Sindaci, ai quali il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire un messaggio di saluto.

Del Fante, amministratore delegato di Poste, ha illustrato gli obiettivi del nuovo piano per i piccoli comuni, che comprende tra l’altro: l’avvio di programmi di educazione finanziaria e digitale; POS gratuiti ai Comuni per i servizi di pagamento digitale; l’uso di mezzi “green” per il recapito della posta; l’installazione di locker nei Comuni privi di ufficio postale, per semplificare le operazioni di consegna dei pacchi e il pagamento dei bollettini; l’installazione di cassette postali smart a tecnologia digitale; l’attivazione di servizi di informazione per i cittadini; la realizzazione di nuovi eventi filatelici per meglio valorizzare le tradizioni e le realtà del territorio. All’indomani del primo incontro con i “Sindaci d’Italia”, risalente al 26 novembre 2018, Poste Italiane ha realizzato tutti gli obiettivi a suo tempo presentati.

Oltre a mantenere la promessa di non chiudere alcun ufficio postale, infatti, nel corso dell’ultimo anno sono stati realizzati 900 incontri con amministratori locali, coordinati dal nuovo ufficio istituito a Roma con il compito di mantenere aperto e costante il dialogo tra Poste e le comunità sul territorio; sono stati installati 614 ATM Postamat; attivati servizi a domicilio e presso esercizi convenzionati nei Comuni privi di ufficio postale; collegati 5.688 spot WI-FI negli uffici postali di 5.051 Comuni; eliminate 574 barriere architettoniche in 549 Comuni; potenziati 219 uffici postali in 211 centri turistici; installate 3.751 nuove cassette postali e 3.793 impianti di video sorveglianza; attivati 119 servizi di tesoreria; donati 13 immobili ai Comuni per attività di interesse collettivo; realizzati 15 murales per migliorare il decoro urbano degli uffici postali periferici.

L’incontro segna una nuova tappa nel dialogo e nel confronto avviati l’anno scorso e avvicina ancora di più Poste Italiane al territorio e alle sue comunità, lungo un percorso fatto di impegni reali, investimenti, nuovi servizi e opportunità concrete, al servizio della crescita economica e sociale del Paese. Molto probabilmente, nel corso del 2020, sarà installato uno sportello POSTAMAT presso il comune di Orvinio. Su questa vicenda seguiranno aggiornamenti.

Decreto sblocca cantieri

Con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale n. 140 del 17 giugno 2019, il 18 giugno c.a. è entrata in vigore la legge n. 55/2019 di conversione con modificazioni del Decreto Legge n. 32/2019 recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”. L’art. 1 del D.L. 32/2019, che inizialmente prevedeva l’eliminazione di alcune disposizioni del D.Lgs. n. 50/2016 (Codice dei Contratti ) è stato oggetto di una integrale riscrittura e, in particolare, ora prevede solo la sospensione temporanea (fino al 31 dicembre 2020) di alcune disposizioni dello stesso Codice, prevede inoltre l’introduzione di prescrizioni con applicazione limitata temporalmente ed infine la modifica di alcune disposizioni del Codice. Il testo oltre a prevedere numerose modifiche al D.Lgs. n. 50/2016 ( Codice dei Contratti ) ed al D.P.R. n. 380/2001 ( Testo Unico dell’Edilizia ), nelle intenzioni del legislatore è finalizzato a semplificare le procedure di aggiudicazione degli appalti ed in parte a superare la procedura d’infrazione n. 2018/2273 dell’ U.E. di “ Non conformità dell’ordinamento interno rispetto ad alcune disposizioni delle direttive europee in materia di contratti pubblici. La sospensione di alcune norme del Codice è temporanea in ragione di una più ampia revisione dell’impianto dello stesso, ed in questa ottica l’art. 1 comma 2 della legge 55/2019 impegna il Governo a presentare entro il 30 novembre 2020 una relazione sugli effetti della suddetta sospensione, al fine di consentire al Parlamento di valutare l’opportunità del mantenimento o meno della sospensione stessa. Fra le novità più importanti annoveriamo la sospensione dell’art. 37, comma 4 del Codice, che obbligava i comuni non capoluogo di provincia di procedere per l’affidamento di lavori, servizi e forniture solo ed esclusivamente tramite centrali di committenza, unioni di comuni o stazioni uniche appaltanti. Pertanto tutti i comuni fino al 31 dicembre 2020 possono procedere agli affidamenti di cui sopra in via autonoma, senza delegare ad altri il procedimento con tempi e modalità sicuramente più veloci, anche se con l’obbligo di riadeguare le commissioni di gara interne.Ancora, è sospeso l’obbligo di scegliere i commissari tra gli esperti iscritti all’Albo istituito presso l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) di cui all’articolo 78 del Codice, fermo restando l’obbligo di individuare i commissari secondo regole di competenza e trasparenza, preventivamente individuate da ciascuna stazione appaltanteA seguire, viene temporaneamente sospeso il divieto del cosiddetto “Appalto Integrato “ per cui si potrà ricorre, se del caso, all’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione di lavori

Gli affidamenti sotto-soglia per i lavori pubblici

La legge di conversione interviene nuovamente in questo settore come segue:
A) per gli affidamenti di lavori d’ importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 350.000 euro, prevedendo una procedura negoziata senza bando (art. 63 del Codice ) previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici;
B) per affidamenti di lavori di importo pari o superiore a 350.000 euro e inferiore a 1.000.000 di euro, mediante la procedura negoziata senza bando (art. 63 del Codice ) previa consultazione, ove esistenti, di almeno quindici operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici;
C) per affidamenti di lavori di importo pari o superiore a 1.000.000 di euro e fino alle soglie di cui all’articolo 35, mediante ricorso alla procedura aperta (art. 60 del Codice ), fatto salvo quanto previsto dall’articolo 97, comma 8.

Gli affidamenti sotto-soglia per i lavori, servizi e le forniture

La legge di conversione interviene sull’art. 36 del Codice introducendo modifiche che incidono anche sugli affidamenti di servizi e forniture come segue:
D) Con l’art. 36 comma 1 lett. b) si prevede che “per affidamenti di importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro per i lavori, o alle soglie di cui all’articolo 35 per le forniture e i servizi, mediante affidamento diretto previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le forniture, di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti. I lavori possono essere eseguiti anche in amministrazione diretta, fatto salvo l’acquisto e il noleggio di mezzi, per i quali si applica comunque la procedura di cui al periodo precedente. L’avviso sui risultati della procedura di affidamento contiene l’indicazione anche dei soggetti invitati.”
E) In luogo della procedura negoziata, la norma reca ora il riferimento all’affidamento diretto previa valutazione di preventivi.

Il criterio di aggiudicazione

La legge n. 55/2019 prevede al comma 9-bis dell’art. 36 del Codice, che “ Fatto salvo quanto previsto all’articolo 95, comma 3, le stazioni appaltanti procedono all’aggiudicazione dei contratti di cui al presente articolo sulla base del criterio del minor prezzo ovvero sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa “.

Il subbapalto

Il subappalto è indicato dalle stazioni appaltanti nel bando di gara e non può superare la quota del 40% dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture.
Vengono sospese le norme sull’obbligo di indicazione della terna dei subappaltatori e sulle relative verifiche svolte in sede di gara sui requisiti di cui all’art. 80 del Codice, con la previsione sulla preclusione al subappalto nei confronti di soggetti che hanno partecipato alla procedura, ritorna la precedente formulazione sul pagamento diretto del subappaltatore.

Il collegio consultivo tecnico

Fino alla data di entrata in vigore del regolamento di cui art. 216 comma 27-octies del Codice, la legge 55/2019 ha reintrodotto il collegio consultivo tecnico, originariamente previsto dall’art. 207 del Codice e poi successivamente abrogato dal decreto correttivo (D.lgs. 56/2017) “ Al fine di prevenire le controversie relative all’esecuzione del contratto le parti possono convenire che prima dell’avvio dell’esecuzione, o comunque non oltre 90 gg. da tale data, sia costituito un collegio consultivo tecnico con funzioni di assistenza per la rapida risoluzione delle controversie di ogni natura suscettibili di insorgere durante l’esecuzione del contratto stesso”.
Il collegio consultivo tecnico è formato da tre membri esperti in relazione alla tipologia dell’opera, scelti dalle parti di comune accordo, l’eventuale accordo delle parti circa la proposta di soluzione della controversia indicata dal collegio non ha natura transattiva, salva diversa volontà delle parti stesse.

Il Segretario Generale Dott. Umberto Imperi

Rinnovo consiglio provinciale

Lo scorso 3 febbraio si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Rieti.
L’affluenza di sindaci e amministratori è stata di circa il 69%. Sono stati eletti i seguenti consiglieri:

Si ricorda che il nuovo Presidente della Provincia, eletto lo scorso 31 ottobre 2018, è il sindaco di Borgorose, Mariano Calisse

Luca Cervelli

Strada di Scandriglia buone notizie

Incontro presso la sede istituzionale della Provincia di Rieti con i colleghi dell amministrazione comunale di Scandriglia e con il Presidente Mariano Calisse per discutere della sistemazione della strada Orvinio Scandriglia oramai disastrata da anni. Un percorso bellissimo all’interno del Parco dei Monti Lucretili ed utile nel collegamento tra i due centri. Nella consapevolezza delle difficoltà economiche degli enti locali confidiamo nell’ operatività della Provincia di Rieti e del suo Presidente. L’intervento è previsto nel piano finanziamenti 2019-2020 della Provincia.